Giuseppe Verdi, con l'opera I DUE FOSCARI comincia ad addentrarsi negli intrighi veneziani, come ai tempi dell'Alba Barozzi di Paolo Giorza, dove la bellezza della notazione e, parliamo sempre dal lato musicale del pentagramma, si avvantaggia delle tinte oscure del dramma, per cui tutto risulta più raffinato e selettivo...
I due Foscari, su libretto del Piave, libera ricostruzione dal Byron, rappresenta oggi una letteratura musicale universalmente riconosciuta ed amata dal pubblico, per così dire, di nicchia, non per l'applauso popolare del pubblico che tanto l'amò nel XIX secolo
Ritroviamo un Verdi che, nei cosidetti "anni di galera", compone una musica quasi, per paradosso, come un autoritratto di quegli anni che, a dispetto del poco valore dato dalla critica allora, oggi, grazie alle possibilità delle varie incisioni ed esecuzioni, gode del dovuto riconoscimento che si merita
dalla collezione Carlo Lamberti presentiamo questo curioso spartito per organetto o armonica
con l'autografo dell' editore napoletano Camillo Della valle
Dalla collezione musica e spartiti verdiani Carlo Lamberti
Nessun commento:
Posta un commento